Si possono chiaramente immaginare diverse forme di programmi motivazionali. Si va dall’incentivo economico una tantum a quello strutturato, dai viaggi premio ad altre forme di animazione, da passaggi di carriera all’interno della stessa funzione a percorsi interfunzionali, dai piani di stock option ai famosi piani MBO (management by objectives), fino ad arrivare alla motivazione relazionale, dalla pacca sulla spalla all’invito a cena da parte del capo, ecc. Spesso, però, certi comportamenti o atteggiamenti, da parte di chi gestisce l’azienda o l’organizzazione, sono praticati solo dai manager più sensibili e altre volte solo ad un certo livello di gerarchia.
Noi auspichiamo che programmi motivazionali siano disegnati e realizzati in tutte le aziende, ad ogni livello e partendo dai piani di incentivazione economica. Riteniamo che questi piani debbano essere ben strutturati e realizzati con metodo, in modo da incidere significativamente, sia sui risultati aziendali che sul riconoscimento economico riservato ai collaboratori.
E’ senz’altro opportuno che il comportamento all’interno dell’organizzazione sia il più possibile coerente. E’ importante che il clima aziendale sia sempre positivo e animato da eventi, anche ludici, incisivi e memorabili. Ma è soprattutto importante che della nuova cultura del merito si accorga anche il mondo esterno all’azienda, ad esempio le famiglie, perché niente viene prodotto gratuitamente e lo sforzo che necessariamente deve essere messo in campo sia riconosciuto ed apprezzato da tutte le persone che circondano quelle direttamente interessate dai piani di incentivazione. Ecco perché è opportuno sviluppare piani di incentivazione strutturati che abbiano un effetto concreto, innanzitutto sulla retribuzione. In fin dei conti, ogni lavoratore porterà a casa e condividerà con la famiglia il frutto del suo sforzo.
Un altro aspetto importante dei piani motivazionali è la scelta di premiare le singole persone oppure le squadre, oppure adottare sistemi misti. Questa scelta è molto delicata e va effettuata sulla base di diversi fattori, da un lato culturali e dall’altro legati alle specifiche attività svolte dalle persone.
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